Page 8 - CAI2012
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Domenica 12 Febbraio
La Cima 1810 m. – Testa del Mater 1856 m.
Potrebbe sembrare un simpatico gioco di parole, eppure lungo la dorsale che separa la Val Loana dalla Valle di Finero, due laterali della bellissima Val Vigezzo, esiste La Cima che, nonostante il nome poco fantasioso, dai suoi 1810 m. di quota regala ai suoi frequentatori un ampio e bellissimo panorama che spazia dalla Valgrande al Monte Rosa, dalla Val Vigezzo alle Grigne.
La Cima non è una vera e propria montagna, ma un panoramico dosso posto al culmine di una lunga dorsale che presenta un interessante e divertente itinerario di salita, adatto tanto agli amanti delle racchette da neve quanto agli appassionati di scialpinismo.
L’itinerario è facile ed intuitivo ed è una gita molto bella, al sicuro anche dopo abbondanti nevicate. Il percorso segue da Malesco la strada della Val Loana fino alla Cappella del Sasso del Broglio, oltre la quale si prende la stradina sulla sinistra che sale in mezzo ad un bellissimo bosco di faggi e che porta alla piccola e caratteristica frazione dell’Alpe Cortino 1477 m.
Da qui si prosegue per la lunga, e a tratti ripida, ampia spalla che, tra eleganti conifere, porta alla Cima, ben riconoscibile per la croce di vetta. Dalla sommità si apre un ampio panorama a 360° che permette di ammirare le vicine e severe vette della Valgrande, il Torrione, la Laurasca e il Pizzo Ragno, così come le più lontane vette del Monte Rosa e del Sempione e il vicino Limidario (Gridone).
La Testa del Mater 1856 m. invece è uno dei rilievi che caratterizzano la cresta che divide la Val Loana dalla Valle di Finero, che si insinuano tra le montagne del Parco Nazionale della Valgrande.
Si alza a Sud della Cima, per certi aspetti la salita alla Testa del Mater è una sorta di prolungamento della salita alla Cima e infatti capita spesso che scialpinisti o escursionisti non si fermino alla croce eretta su questa prima vetta e proseguano fino alla Testa del Mater, giusto per fare un pò di strada in più, perché, dal punto di vista del panorama, non c’è un gran guadagno: si vedono solo un po’ meglio i monti della Valgrande.
Esiste anche la possibilità di salire dal Passo Scopello tra Malesco e Fimero passando dalla Cappella del Group, eretta a protezione delle due valli, affinchè la tragedia dell’epidemia di difterite (il " mal dal group ") scoppiata nell’inverno tra il 1897–98 che fece molte vittime non dovesse più ripetersi, questo itinerario è frequentato e si svolge in una grande faggeta e per dolci dorsali per cui altrettanto sicuro.
Dislivello : Tempi di salita : Difficoltà : Attrezzatura :
Capo Gita :
810 m. 3h Poco impegnativa (EAI) Da escursione invernale + ciaspole
Maurizio Bianchini
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C I A S P O L E


































































































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